Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Numero pagine: 240
Copertina rigida: €17.90
Recensione
Ciao a tutti lettori! Come state? Spero bene. E' passato circa un anno da quando per la prima volta ho fatto conoscenza del fantastico mondo creato da Leigh Bardugo: il mondo Grisha. Ricordo ancora le emozioni provate leggendo l'incredibile duologia di Sei di Corvi, ora tra le mie preferite, che mi ha permesso di conoscere una storia e dei personaggi fantastici che porto nel cuore. Finalmente in arrivo oggi, 3 Novembre, in tutte le librerie Italiane, grazie alla Mondadori ( https://www.instagram.com/librimondadori/ ), Tenebre e Ossa, il primo volume della GrishaVerse.
Alina Starkov è un'orfana che non ha grandi ambizioni nella vita. Ad Alina basterebbe svolgere al meglio il suo lavoro da apprendista cartografa nell'esercito di Ravka e poter rimanere accanto a Mal, suo amico fidato con cui è cresciuta sin da piccola. Ma non sempre tutto va come si vorrebbe. Nel momento in cui il loro reggimento attraversa la Faglia d'Ombra, una striscia quasi impenetrabile di oscurità, Alina e i suoi compagni devono far fronte ad esseri spaventosi che dimorano l'oscurità. Tra l'oscurità e le urla di morte accadrà qualcosa, qualcosa che porterà i Grisha, l'elité di creature magiche, ad arruolare Alina. Al cospetto dell'uomo più potente di Ravka, l'Oscuro, Alina ben presto si rende conto che solo lei potrà fermare l'oscurità che sta dilaniando il mondo. Solo lei potrà portare pace e prosperità.
Leggere, finalmente, dopo tanta attesa le pagine di questo libro è stato un momento davvero intenso e devo ringraziare la mia carissima Gio ( https://www.instagram.com/gioschiatty/ ) e, soprattutto, la disponibilissima Mondadori se ho potuto viaggiare insieme ad Alina, Mal e l'Oscuro tra le strade di Ravka. E ora, dopo aver chiuso questo primo capitolo, posso condividere con voi tutto quello che questo libro mi ha regalato con i suoi personaggi e con le sue ambientazioni.
Partirei col parlarvi dei personaggi e direi di iniziare con Alina, la nostra protagonista. Alina Starkov non ha avuto un infanzia semplice, rimasta orfana in tenera età è stata raccolta tra le macerie e portata nella tenuta del duca Keramsov, il quale dopo la guerra ha trasformato la sua abitazione in un orfanotrofio e in una casa per vedove di guerra. E' solo grazie alla carità del duca se Alina ha appresso la lettura e la scrittura e se ha potuto intraprendere la sua carriera da cartografa. Dedita all'arte del disegno Alina è un'apprendista cartografa, una semplice ragazza del Karamzin che ha sempre sofferto di solitudine nonostante la costante presenza di Mal, suo unico e fedele amico.
Alina è un personaggio testardo, è sicura di se ma è anche fragile e debole. E' un personaggio in cui mi sono ritrovata molto, in certi versi, perché nonostante possa sembrare il classico stereotipo Young Adult mi è parsa reale e umana. La figura di Alina è una figura dinamica, in costante cambiamento per via delle situazioni che si ritrova a vivere sulla propria pelle. Apparentemente umana e ignara di ogni cosa, il suo misterioso potere è la chiave per aprire un varco nella Faglia, che divide in due il regno, e persino distruggerla. Nel momento in cui viene arruolata dai Grisha vediamo come la sua vita viene stravolta, come cambia il suo modo d'essere e di fare. Ogni giorno diventa più frustante e peggiore del precedente ma non si ferma. E' determinata. E' tenace. E' poderosa. Con l'arrivo a corte, in una nuova realtà, è costretta ad esercitarsi a combattere e a cadere finché il suo corpo non è coperto di lividi. Troppo lenta. Troppo debole. Troppo magra. Le mancano i ritmi tranquilli della Tenda dei Documenti, la rassicurante monotonia della sua vita da cartografa, quando si aspettava nient'altro da lei che qualche disegno e un tavolo da lavoro in ordine. Alina sente di non appartenere a quel mondo meraviglioso e se non trova il modo di usare il suo inaspettato potere non vi apparterà mai. Quel che subito salta all'occhio del lettore è l'attenzione che Leigh Bardugo pone nei confronti della protagonista, analizzando la sua psicologia e permettendo a chi legge di entrare in sintonia e conoscere in maniera più accurata il personaggio.
Aspetto che funge da pilastro all'intera storia e che ho trovato ben costruito e gestito è senza dubbio il sistema magico. Accennato nella duologia di Sei di corvi, questo libro ci offre una panoramica più dettagliata di quello che è il mondo ideato dall'autrice.
I Grisha sono l'elité magica di Ravka, noti anche come i soldati della Seconda Armata, e praticano la Piccola Scienza. Manipolano la materia ai suoi livelli più fondamentali e si preoccupano di proteggere il paese e il regno. Figure dalla bellezza innaturale, la particolarità del loro potere è che la lunghezza della loro vita e proporzionale ad esso. Il loro potere, se usato, li rende più forti. Leigh Bardugo apporta un'innovazione sul campo della magia classica che, usata assiduamente, consuma umani e creature. Li divora dall'interno. Li priva della propria razionalità. Questo nuovo adattamento, questo nuovo modo di vedere il sistema magico, è stato davvero molto interessante.
I Grisha sono organizzati in una gerarchia, individuabili per il colore dell'abito che indossano, e si dividono in: Corporalki, Materialki e Etherealki.
I Corporalki sono considerati i soldati di maggior valore e i Grisha di grado più alto. Hanno la capacità di strappare l'aria dai polmoni, rallentare il polso fino a far cadere in coma il nemico o schiacciare, letteralmente, il cuore nel petto.
I Materialki sono sono i meno rispettati ma hanno comunque la loro importanza. Sono i fanatici del laboratorio degli Ordini Grisha. Si occupano del materiale solido come l'acciaio e il vetro, di veleni e di polveri esplosive.
Gli Etherealki possono aumentare e diminuire la pressione dell'aria per creare tempeste , usano la temperatura e la pressione per evocare e controllare l'acqua, evocano gas combustibili come metano o idrogeno. Gli Etherealki, inoltre, lavorano spesso in coppia.
Al vertice della gerarchia Grisha troviamo l'Oscuro. Appartenente alla categoria Etherealki, l'Oscuro ha la capacità di convocare e manipolare matasse di oscurità - ombre- che partono dalle sue mani giunte. Vestito in una Kefta nera, esiste un solo Grisha che veste il nero, a cui è consentito vestire il nero. Con un viso affilato e bello, con una massa di capelli neri e chiari occhi grigi che scintillano come quarzo, l'Oscuro non è noto per la sua misericordia.
E' ambizioso. E' superbo. E' una figura oscura e manipolatrice, assetata di potere e solitudine. La sua età non è specificata ma pare abbia 120 anni e che sia il bis bis bis-nipote dell'Eretico Nero. Non tanto una creatura dall'ambizione smisurata quanto un uomo che pensa di agire per il bene del suo popolo, l'Oscuro ha passato la vita a cercare un modo per aggiustare il grande problema che gravita su Ravka. Nonostante l'apparenza crudele è un personaggio che sa come sorprendere il lettore con le sue doti nascoste, è un personaggio moralmente grigio che, attraverso il suo fascino, cattura l'attenzione sin dalla sua prima entrata in scena. Lo ammetto: ho un debole per i
cattivi all'interno dei libri e l'Oscuro è una figura che mi ha conquista nonostante le tante azioni crudeli. Attraverso le sue parole, Leigh Bardugo è riuscita a dar vita ad un personaggio ben strutturato che, senza svelare troppo, permette al lettore di scoprire volta per volta. Non vedo l'ora di poter scoprire altro su questo personaggio, della sua storia e del suo essere.
Altro aspetto che ho apprezzato molto sono le relazioni instaurate tra i vari personaggi e l'ambientazione. Ambientato in un mondo fittizio, Tenebre e ossa riprende gli scenari della Russia zarista di inizio 1800 e la si può ritrovare nell'architettura, negli abiti, nel lessico e nelle tradizioni.
L'influenza del paesaggio russo la si può scorgere anche nei toni cupi e rigidi che aleggia nell'ambientazione di Ravka e nella trama.
Quello di Ravka è un mondo affascinante e attraverso le parole dell'autrice il lettore si perderà nelle numerose e maestose descrizioni del paesaggio, della cultura e del sistema socio-politico. Ci troviamo dinanzi ad un paese monarchico guidato dalla famiglia reale Lantsov e difeso da due grandi eserciti, la Prima Armata e la Seconda Armata. Ad ammaliare il lettore saranno gli scenari freddi, le lunghe distese di neve, la sfarzosa corte e gli esseri che popolano queste terre.
Analizzando lo stile, rispetto alla duologia Sei di corvi dove il linguaggio utilizzato risulta essere corposo, in Tenebre e ossa ritroviamo un linguaggio non molto articolato e uno stile leggero e scorrevole che permette una lettura veloce dell'opera. Ho trovato questa leggerezza davvero coinvolgente e mi ha permesso di entrare in maggior sintonia con l'ambientazione, cupa e fredda, e con la storia in generale. Appezzato è stato anche l'impegno dell'autrice di inserire un lessico ispirato al territorio russo che ha contribuito molto nel creare la giusta atmosfera.
Tenebre e ossa reincarna perfettamente quelli che sono i canoni di un perfetto libro fantasy e credo che abbia un grande potenziale che l'autrice ha saputo sfruttare al meglio attraverso il meraviglioso sistema magico. Il mondo ideato da Leigh Bardugo è un mondo tutto da scoprire! Con il cuore colmo di gioia e soddisfazione non posso far altro che incitarvi ad immergervi e a perdervi in questa sensazionale avventura che non vi lascerà indifferenti.
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